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L'ascesa dei virtual influencer: YouTube e la rivoluzione dei creator digitali

  • Immagine del redattore: Matteo Sallustio
    Matteo Sallustio
  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

YouTube ha aperto la strada a una nuova forma di creatività fin dal suo lancio nel 2005, ma oggi sta vivendo una nuova rivoluzione: l'ascesa dei virtual influencer. Non parliamo più solo di persone in carne e ossa davanti a una camera, ma di entità completamente digitali, spesso animate da intelligenza artificiale, che conquistano milioni di visualizzazioni e fan in tutto il mondo.

Secondo un recente report di YouTube, solo nel 2024, 300 creator virtuali hanno totalizzato oltre 15 miliardi di visualizzazioni tra video, live e Shorts. Un miliardo di queste solo dagli Stati Uniti. Alcuni nomi, come Neuro-Sama, Code Miko e Hatsune Miku, sono diventati veri e propri fenomeni pop.

Chi sono i virtual creator (e perché funzionano)

I virtual creator si presentano in forme diverse: dai VTuber ispirati all’estetica anime ai virtual human iperrealistici, fino agli avatar nati all’interno dei videogiochi come Roblox e VRChat. Il tratto comune? Sono tutti personaggi digitali che intrattengono, informano o vendono prodotti, proprio come farebbe un creator umano.

Ma perché stanno avendo tanto successo? Perché l'autenticità oggi non è più solo una questione di "essere veri", ma di riuscire a trasmettere un messaggio coerente e coinvolgente. In molti casi, l’uso di un alter ego digitale consente ai creator di superare barriere personali o sociali, offrendo contenuti anche più liberi e originali.


virtual influencer youtube

Numeri e trend: una crescita inarrestabile

Negli ultimi tre anni, i video legati ai VTuber hanno raggiunto una media annuale di 50 miliardi di visualizzazioni. Hatsune Miku, una cantante sintetica creata nel 2007, ha vissuto il suo anno di massimo successo nel 2024 con oltre 5,5 miliardi di view. Anche nel gaming, i VTuber hanno spinto GTA V al primo posto per ore di visione in live nel giugno 2024.

Questa evoluzione non è un semplice trend passeggero. È un cambio di paradigma alimentato da tecnologie accessibili, community affiatate e un pubblico (soprattutto Gen Z) abituato a interagire con il digitale in modo fluido.

Opportunità e criticità per creator e brand

Il fenomeno dei virtual influencer offre nuove opportunità sia per chi crea contenuti sia per chi lavora nel marketing. I brand possono collaborare con avatar digitali sempre attivi, capaci di adattarsi a ogni esigenza narrativa e visiva. Ma non mancano le criticità: l’autorità dietro al messaggio può risultare ambigua, e la linea tra creatività e manipolazione è sottile.

Inoltre, la standardizzazione estetica dei virtual human rischia di appiattire la diversità dei contenuti. E c'è un tema etico da non sottovalutare: cosa succede se un influencer AI compie un errore o trasmette messaggi problematici?

Il futuro della content creation è già qui

YouTube, TikTok, Meta: tutte le grandi piattaforme stanno investendo su avatar AI e format virtuali. L'obiettivo è creare creator sempre attivi, altamente personalizzabili e potenzialmente infiniti. Siamo di fronte a una nuova era dove i confini tra umano e digitale diventano sempre più sfumati.

Per i content creator di oggi, il consiglio è chiaro: osservare, sperimentare, e magari anche mettersi in gioco in prima persona nel mondo virtuale. Il futuro della creatività online non è più una proiezione. È il presente.


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